Juls
Oggi è stata una giornata così, un po' piatta, come la banchina della stazione lo è ora. Ben inteso, non è vuota, come non lo è stata la giornata... È semplicemente svuotata rispetto a quello che è di solito. La giornata pure, niente ansie, nessuna tensione o sgridata. Non particolari almeno. E io ho fatto note e note e ancora note. Oggi ho scoperto che ascoltare i podcast che di solito mi fa abbioccare in treno con quel lavoro ripetitivo mi aiuta a non farmi calare la palpebra. Sono rimasta un po' delusa da Erri De Luca tra l'altro, che era tutto piccato contro gli atei che non rispettano secondo lui i credenti considerandoli dei deboli... Io di atei così non ne conosco, tutt'al più preoccupati verso l'estremismo, quello sempre. Anche quando si tratta di fede negli oroscopi ;)
La mia compagna di pranzi era ancora via per cui ho pranzato in ufficio: ho spalancato le finestre e liberato la "mia" scrivania (è quasi un blocco unico a u, quello delle nostre scrivanie... E no, non ci sono divisori) dalla cianfrusaglia non mia. È stato piacevole ma non vedo l'ora di poter portare il mio pranzo al sacco su una panchina, magari di piazza della Scala. Se riesco voglio uscire un giorno in pausa pranzo: ho letto su internet di un certo Albert o Alfred Coffee in cui c'è caffè americano da portar via e non dovrebbe essere troppo lontano: via degli orefici. Il mio iPhone dice che ci vogliono 9 minuti, speriamo! Con le nuove macchinette il caffè dell'ufficio fa ancora più schifo...

In altre news, mi sono portata dietro gli appunti per due romanzi, ma mi chiedo se saró mai non esausta per scriverli. Non scrivo sul serio da ... Oddio, quasi nove mesi.
0 Responses

Posta un commento