Juls
Ho mancato al mio proposito giovedì e non ho scritto. Mi sono bensì addormentata secca sul treno per Mantova. Tutto ciò mi da sentire molto vecchia, motivo per cui in effetti lo stagista si dovrebbe fare a 20 anni e non a quasi 28 (ok ok l'obesità non aiuta... Ma ero obesa pure sei anni fa e lavoravo fino a 15 ore al giorno).
Giovedì giornata di cose fatte in fretta. Hanno installato la versione prova di première sul mio pc al lavoro ma è lentissimo. Ho fatto la pausa pranzo montando in modo ciofecoso.
Ho scoperto che attorno alla pausa pranzo ci sono più scuole di pensiero. Quella dei boss che devi assolutamente farla, quella di coloro che sono pro perché hanno bisogno di spezzare e quella degli stacanovisti apparenti che mangiano davanti al pc ed escono un'ora prima. Corrente in seno a quest'ultima è quella di coloro che arrivano per motivi vari al lavoro dopo e per non uscire ad orari improbabili lavorano in pausa pranzo.
Voi a che scuola appartenete? Io alla seconda, però inizio ad apprezzare anche la terza.

Per ora niente di nuovo sul fronte lavorativo. Anche se grazie ad un collega ho una chiavetta per le macchinette, un evento da festeggiare!

Mannaggia mi abbiocco di nuovo... La birra in terrazza fino all'una quando hai lezione alle 9 il giorno dopo non è un'ottima idea.

Questo fine settimana ho scoperto di essere più ignorante di quanto non pensassi (vero), di avere idee ingenue sulla letteratura (forse), che quelli che vanno a fare scuole di scrittura sono dei poveri ingenui (devo commentare?). Mi stupisco sempre delle idee dogmatiche di qualcuno.
Sono rimasta folgorata da Marcello Fois, colpita da Marco Mancassola, giovane scrittore con una storia editoriale complessa, intrigata da Morgan Palmas che ora fa l'agente letterario, ma ha raggiunto una certa importanza con il blog letterario Sul romanzo, che vi linkerò appena riesco, delusa per la seconda volta da un noto direttore editoriale che aveva voglia di essere lì come un calcio nei cosìdetti.
Abbiamo avuto una proposta di opera collettiva scrivendo altri racconti, e anche se penso che quel racconto non sia un'opera incredibile, diversi apprezzamenti per l'uso del dialetto. Magari pubblico una pagina qua così voi Oh miei non lettori mi date un parere.
Spero non sia davvero finita, che continueremo a sentirci... Perché da quando lavoro mi sembra ogni giorno di morire un poco.
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