Sono pessima lo so, ho saltato non uno ma tre giorni. Mi perdonate? Ho una news succosa!
Ma prima devo compiere un atto dovuto di cui domenica mi son scordata. Fare, ahimè, un complimento alle fs. Ebbene sì, avete letto bene. Un complimento alle fs, per il deposito bagagli di Milano Centrale. È un attimo complicato trovarlo, ma una volta arrivati al piano terra, poco oltre la galleria, si è serviti in modo veloce ed efficiente, c'è un ingresso per il deposito e uno per il ritiro e mentre paghi (meno di quanto ricordassi per altro) un altro addetto ti prende il bagaglio. Non sarei una cronista corretta se non ne parlassi, visto che parlo sempre tanto male delle nostre Ferrovie dello Stato. E visto che ci siamo, è appena passata una gentilissima controllora a cui ho chiesto dove fosse possibile lamentarsi per la mancanza di carrozze la mattina. La signora, davvero gentilmente, mi ha spiegato che bisogna andare all'Assistenza Clienti, che dovrebbe esserci in ogni stazione (a Vercelli????) e che stanno togliendo vagoni proprio per poter ridurre il personale senza che nessuno possa lamentarsi, e che loro sono ormai da una settimana in agitazione sindacale proprio per questo. Ok, signora controllora, capisco e partirò in missione: forse non a Vercelli, ma a Milano sicuramente sì. Domattina mi prendo qualche minuto per farlo e cari amici co-pendolari e compagni di sventure, fatelo anche voi, andate all'Assistenza Clienti di Ferrovie dello Stato, che magari il numero fa qualcosa.
Lunedì giornata tranquilla. È sempre difficile riabituarsi al clima dell'ufficio ma non è andata male. Uscita ho pure visto dopo mesi una cara amica e ho assaggiato la fantastica fruit cake dell'Arnold's coffee, il posto di cui vi avevo parlato circa 10 giorni fa. Oltre a riuscire finalmente a darle i regali di Natale.
Anzi ne approfitto per suggerire anche a voi la lettura di un libro di Stefania Bertola, che ho regalato alla mia amica. Non è alta letteratura, intendiamoci, ma se uno (meglio unA) è un po' giù e stanco, è perfetta: divertente, ironica e leggera senza cadere nelle stupidità, superficialità e banalità di certa letteratura rosa (e lei è un sacco carina!).
In più ho montato una presentazione con Enrico Ruggeri, che almeno era interessante.
Sto iniziando a segnarmi le cose che devo fare, perché da quando hanno installato Premiere sul mio pc e sto cercando di dare un'organizzazione ai miei colleghi di tempo mi sembra di non averne più!
Ma l'evento cruciale di ieri è quando ho chiesto a D. se potevo andare con lui ieri a fare una ripresa... e sia lui che il capo mi hanno detto sì!
E così veniamo a martedì, che negli annali sarà registrata come LA giornata.
Perché, rullo di tamburi... sono andata a fare delle riprese! E visto che hanno preso il via, pure stasera e venerdì andrò da sola. Che per altro è la ragione per cui sono le 21.48 e ancora sto sul treno e vi scrivo a spizzichi e bocconi perché indovinate un po'? Devo pure... lavorare!
Comunque, ieri sera Giuseppe Cederna, o l'uomo dagli occhi dolci, perché ha questo sguardo chiaro dolcissimo, di quelle persone umili, che non trovi tanto spesso. Ce l'avete presente? A me capita di trovarlo spesso quando vado al paese di mia nonna. E non è per forza lo sguardo delle persone rozze o di campagna, non dico (scrivo) questo: è lo sguardo di chi ha una dolcezza un po' amara dentro, uno sguardo che crea sorriso, e fiducia. Era, e non lo sapevo, con Piera Detassis, la direttrice di Ciak che io leggo fin da ragazzina anche se tutti i miei amici appassionati di cinema lo schifano, io continuo fedele... avrei voluto dirglielo, ma un po' la timidezza un po' il ritardo mi hanno trattenuta. Ieri, ho ripreso con camera. Stasera con una strumentazione particolare che hanno in libreria e lavora sulle camera di sicurezza che hanno installate.
C'era Paola Mastrocola, stasera. E venerdì, pensate un po', una mia ex prof all'università di Bologna, Gabriella Turnaturi. Probabilmente... da sola!
E comunque martedì non ho solo girato. Ho pure incontrato il boss della redazione assieme al mio collega N., per discutere della correzione di alcune bozze di ebook. Ha uno studio bellissimo: i libri straripano ovunque, incassato come meglio si riesce ma di modo da averli di coperta e non di dorso, così che è un oceano di immagini colorate; ordinato, ma che non dà un'idea di freddezza, anzi.
E poi.... questo è un segreto, per cui avvicinatevi allo schermo e giurate di non dirlo mai nessuno!
...
Ho ricevuto, sotto banco, qualche libro fuori catalogo!
Ok lo so che direte, e chissene se sono fuori catalogo? Ma sono classici, o libri a cui hanno cambiato edizione, e sono miei! Avete presente Gollum e "Il mio tessssssssoro"? Ecco, io uguale!
Ieri invece giornata apparentemente tranquilla, finché non mi sono messa a lavorare al video di uno scrittore importante e alle 17,30, quando ho staccato per andare a fare le riprese, mi hanno detto... che era da fare per oggi!
Panico totale.
Non fosse che ieri, causa dilungamento di incontro, sono entrata in casa alle 22.20, stamattina sarei partita un'ora prima.... anche perché verso le 11 oggi mi hanno detto che era da finire per le 14 perché il capo doveva farlo vedere ad una riunione!
E non ce l'ho fatta.
Vi lascio immaginare come sto. Oltre che esausta, e con un pranzo saltato per mancanza di tempo alle spalle.
In più, ieri ho saputo che non ho speranze di passare all'Ufficio Stampa per motivi diplomatici, e che cercano qualcuno dalla mia ex scuola. Spero almeno sia qualcuno con cui passare le pause pranzo in allegria, come con Lidia.
Andando da Grom. Perché ogni tanto ci vuole, soprattutto considerati i giorni in cui la pausa pranzo proprio non esiste più, come oggi.
Metteteci che ieri il mio collega mi ha detto che per essere assunti bisogna rendersi indispensabili (detto dall'unico che sa usare After effects in azienda... gliel'ho detto, che non è mica facile. Soprattutto quando non hai proprio il tempo di approfondire certi argomenti per cercare di fare qualcosa di più. O non dormi)... Insomma, vorrei solo dormire fino a stordirmi. Ma... domani ... c'è sciopero!
Ma prima devo compiere un atto dovuto di cui domenica mi son scordata. Fare, ahimè, un complimento alle fs. Ebbene sì, avete letto bene. Un complimento alle fs, per il deposito bagagli di Milano Centrale. È un attimo complicato trovarlo, ma una volta arrivati al piano terra, poco oltre la galleria, si è serviti in modo veloce ed efficiente, c'è un ingresso per il deposito e uno per il ritiro e mentre paghi (meno di quanto ricordassi per altro) un altro addetto ti prende il bagaglio. Non sarei una cronista corretta se non ne parlassi, visto che parlo sempre tanto male delle nostre Ferrovie dello Stato. E visto che ci siamo, è appena passata una gentilissima controllora a cui ho chiesto dove fosse possibile lamentarsi per la mancanza di carrozze la mattina. La signora, davvero gentilmente, mi ha spiegato che bisogna andare all'Assistenza Clienti, che dovrebbe esserci in ogni stazione (a Vercelli????) e che stanno togliendo vagoni proprio per poter ridurre il personale senza che nessuno possa lamentarsi, e che loro sono ormai da una settimana in agitazione sindacale proprio per questo. Ok, signora controllora, capisco e partirò in missione: forse non a Vercelli, ma a Milano sicuramente sì. Domattina mi prendo qualche minuto per farlo e cari amici co-pendolari e compagni di sventure, fatelo anche voi, andate all'Assistenza Clienti di Ferrovie dello Stato, che magari il numero fa qualcosa.
Lunedì giornata tranquilla. È sempre difficile riabituarsi al clima dell'ufficio ma non è andata male. Uscita ho pure visto dopo mesi una cara amica e ho assaggiato la fantastica fruit cake dell'Arnold's coffee, il posto di cui vi avevo parlato circa 10 giorni fa. Oltre a riuscire finalmente a darle i regali di Natale.
Anzi ne approfitto per suggerire anche a voi la lettura di un libro di Stefania Bertola, che ho regalato alla mia amica. Non è alta letteratura, intendiamoci, ma se uno (meglio unA) è un po' giù e stanco, è perfetta: divertente, ironica e leggera senza cadere nelle stupidità, superficialità e banalità di certa letteratura rosa (e lei è un sacco carina!).
In più ho montato una presentazione con Enrico Ruggeri, che almeno era interessante.
Sto iniziando a segnarmi le cose che devo fare, perché da quando hanno installato Premiere sul mio pc e sto cercando di dare un'organizzazione ai miei colleghi di tempo mi sembra di non averne più!
Ma l'evento cruciale di ieri è quando ho chiesto a D. se potevo andare con lui ieri a fare una ripresa... e sia lui che il capo mi hanno detto sì!
E così veniamo a martedì, che negli annali sarà registrata come LA giornata.
Perché, rullo di tamburi... sono andata a fare delle riprese! E visto che hanno preso il via, pure stasera e venerdì andrò da sola. Che per altro è la ragione per cui sono le 21.48 e ancora sto sul treno e vi scrivo a spizzichi e bocconi perché indovinate un po'? Devo pure... lavorare!
Comunque, ieri sera Giuseppe Cederna, o l'uomo dagli occhi dolci, perché ha questo sguardo chiaro dolcissimo, di quelle persone umili, che non trovi tanto spesso. Ce l'avete presente? A me capita di trovarlo spesso quando vado al paese di mia nonna. E non è per forza lo sguardo delle persone rozze o di campagna, non dico (scrivo) questo: è lo sguardo di chi ha una dolcezza un po' amara dentro, uno sguardo che crea sorriso, e fiducia. Era, e non lo sapevo, con Piera Detassis, la direttrice di Ciak che io leggo fin da ragazzina anche se tutti i miei amici appassionati di cinema lo schifano, io continuo fedele... avrei voluto dirglielo, ma un po' la timidezza un po' il ritardo mi hanno trattenuta. Ieri, ho ripreso con camera. Stasera con una strumentazione particolare che hanno in libreria e lavora sulle camera di sicurezza che hanno installate.
C'era Paola Mastrocola, stasera. E venerdì, pensate un po', una mia ex prof all'università di Bologna, Gabriella Turnaturi. Probabilmente... da sola!
E comunque martedì non ho solo girato. Ho pure incontrato il boss della redazione assieme al mio collega N., per discutere della correzione di alcune bozze di ebook. Ha uno studio bellissimo: i libri straripano ovunque, incassato come meglio si riesce ma di modo da averli di coperta e non di dorso, così che è un oceano di immagini colorate; ordinato, ma che non dà un'idea di freddezza, anzi.
E poi.... questo è un segreto, per cui avvicinatevi allo schermo e giurate di non dirlo mai nessuno!
...
Ho ricevuto, sotto banco, qualche libro fuori catalogo!
Ok lo so che direte, e chissene se sono fuori catalogo? Ma sono classici, o libri a cui hanno cambiato edizione, e sono miei! Avete presente Gollum e "Il mio tessssssssoro"? Ecco, io uguale!
Ieri invece giornata apparentemente tranquilla, finché non mi sono messa a lavorare al video di uno scrittore importante e alle 17,30, quando ho staccato per andare a fare le riprese, mi hanno detto... che era da fare per oggi!
Panico totale.
Non fosse che ieri, causa dilungamento di incontro, sono entrata in casa alle 22.20, stamattina sarei partita un'ora prima.... anche perché verso le 11 oggi mi hanno detto che era da finire per le 14 perché il capo doveva farlo vedere ad una riunione!
E non ce l'ho fatta.
Vi lascio immaginare come sto. Oltre che esausta, e con un pranzo saltato per mancanza di tempo alle spalle.
In più, ieri ho saputo che non ho speranze di passare all'Ufficio Stampa per motivi diplomatici, e che cercano qualcuno dalla mia ex scuola. Spero almeno sia qualcuno con cui passare le pause pranzo in allegria, come con Lidia.
Andando da Grom. Perché ogni tanto ci vuole, soprattutto considerati i giorni in cui la pausa pranzo proprio non esiste più, come oggi.
Metteteci che ieri il mio collega mi ha detto che per essere assunti bisogna rendersi indispensabili (detto dall'unico che sa usare After effects in azienda... gliel'ho detto, che non è mica facile. Soprattutto quando non hai proprio il tempo di approfondire certi argomenti per cercare di fare qualcosa di più. O non dormi)... Insomma, vorrei solo dormire fino a stordirmi. Ma... domani ... c'è sciopero!
Spero di non essere troppo indiscreta, ma come hai fatto a trovare uno stage in una casa editrice?
Ciao Ele,
figurati non c'è problema! Il master di formazione (non universitario) che ho frequentato è stato contattato dalla casa editrice che cercava, in un paio di occasioni. In entrambe il mio cv rientrava tra quelli idonei dei loro diplomati e quindi gliel'hanno passato. Per il primo stage, in Ufficio Stampa, dopo il colloquio di selezione non mi hanno presa, qualche tempo dopo l'ho sostenuto per l'Ufficio Web e mi hanno scelta, credo perché sono rari i "letterati" che hanno anche buone competenze informatiche. I miei colleghi dicono perché sono una ragazza e loro ne volevano una, ma alle selezioni c'era anche una mia ex compagna molto ma molto più carina di me :) Non so dirti se abbiano usato altri canali per selezionare cv oltre alle scuole, so però che a Roma c'è la casa editrice e/o che cerca sempre stagisti, danno un rimborso e solitamente se sei in gamba ma non possono proprio tenerti ti raccomandano ad altre case editrici... che non so se accadrà a me :(
Spero di esserti stata utile!