Juls
E rieccomi in una stazione. Mantova, per una volta. Potrei scrivere un romanzo sulle stazioni della mia vita, ed uno sulle coinquiline. Il treno per Milano ha già dieci minuti di ritardo e io aspetto. In qualche modo, anche se il minimo ritardo mi farà ritardare di un'ora l'arrivo a casa e il conseguente agognato sonno. Sono in maniche corte, c'è il sole, gli scout seduti a terra e nessuna confusione. Potrei vivere così, penso. E poi Mantova è un posto per chi come me scrive meglio in giro, e la pace e la suggestività sono essenziali. Mi sembra quasi impossibile che non si sia scrittori a Mantova.

Sono stati due bei giorni. Citazionisti e conquistatori a parte, erano tutti ragazzi alla mano, con una passione. Diversi, diversissimi, ma qualcosa c'era. Mi manca quel qualcosa.

Stamattina, lezione con due agenti letterarie che hanno iniziato lavorando nella famosa ali, agenzia letteraria internazionale... Che ci hanno confermato che difficilmente le cose di reale valore sfuggono... Ieri invece lezione con un editor e/o, che mi ha un sacco ricordato Davide Longo (avrò troppa nostalgia?) e che ci ha dato qualche dritta anche su come lavorare nel mondo dell'editoria. Parlando di come fa l'editor mi è sembrato un sacco affine a me e in qualche modo vicino alle mie possibili capacità... Più di Giorgio Vasta o Evelina Santangelo che, ahimè, rimangono sempre vette irraggiungibili. Ci hanno pure detto, le agenti letterarie, che gli editor veramente bravi sono pochi ... Questo mi dà qualche speranza, giusto?
Infine, lezione col redattore del Domenicale de "Il sole 24 ore" che ci ha illustrato lo stato dell'editoria italiana in cifre ... A parte gli inganni dei contratti di edizione non sono state cose sconvolgentemente nuove, ma mi mancavano. E un punto della situazione aiuta sempre.

Ho passato due giorni fissando un mio compagno e non capendo perchè. Poi mi sono resa conto che era Dani'El, uno dei miei personaggi di più vecchia data.
Causa sonno non ho rivisto molta Mantova. Conto sulla settimana prossima.
Ma voi lo sapevate che il Ministero della Pubblica Istruzione ha tolto fondi alle scuole per darli allo sviluppo di un lettore ebook? E indovinate chi dovrebbe svilupparlo? Ebbene sì, la casa editrice del nostro presidente del consiglio (mi rifiuto di scriverlo maiuscolo). Che poi li venderà a tutti i ragazzini che non avranno più i sussidiari.. No comment.
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