Juls
Oggi mi sono svegliata con le orecchie tappate da cumuli di catarro che ha deciso di risiedere nei miei bronchi dallo scorso luglio (dovrei mettere annuncio secondo voi? Affittasi a catarro bronchi particolarmente confortevoli?) e, poiché ho passato la mattinata a "notare" tra abluzioni chiusa in bagno e sniffarmo l'acqua bollente dalla tazza nella speranza che almeno le voci dei miei colleghi la smettessero di infastidire le Suscettibili (orecchie) ho deciso che la pausa pranzo richiedeva un po' di sole.
Tipo fiore che sta morendo floscio su se stesso avete presente?
Ho accompagnato le co-stagiste in posta e poi, capito che loro portavano da mangiare in ufficio, sono andata per conto mio. E ho scoperto che Brera mi piace. O almeno, la parte "vecchia" che ho visto io. È un po' come tornare a vivere in via de' musei a Bologna, quelle vie a mattoni o pietruzze, le case antiche con i balconi in ferro battuto dalle forme eccentriche, i muri con i mattoni a vista... Mi piace.
Ho trovato pure un paio di posticini in cui ci si può sedere. Non è come mettersi a scrivere sui gradino di San Giovanni in Monte but still... Non so neanche se scriverò andando lì, ma è bello sapere dove piazzarsi.

Una news importante per i pendolari della Torino-Milano: al mattino sono buone le carrozze CENTRALI.

Pausa pranzo? Focacceria in via del Mercato, vicino al negozio equosolidale. Non economicissimo, ma con 3 euro di pizza mi sono abbastanza sfamata. Poi nel mio vagare ho trovato una yogurteria: un po' cara, 4 euro per pochi pezzi di frutta sullo yogurt gelato, ma era decisamente abbondante la porzione e buono! Da capire la versione con cioccolato se ha più... Optionals.

Diversi ristorantini molto carini nelle vie in cui ho girato. Peccato abbiano l'aria di devastarti.

Oggi altre riprese, Gianni Biondillo, "Il materiale del killer". Lui mi ha colpito molto, da tenere in considerazione per letture future. Sembra molto radicato nel nostro tempo e questa commistione tra romanzo do genere e chiamiamola sociologia mi interessa molto. Consigli su cosa leggere di suo in particolare?
Juls

Juls
Tre nuovi posti che offrono cibo e di cui voglio parlarvi. Mi sa che in queste settimane di sparizione me ne sono persa altri, cercherò di rimediare. Per ora, ecco qua:

La Fagotteria di Brera, in via Fiori Chiari, piena zona Brera, (stessa via del Lush). Un trancio di pizza abbastanza consistente 2,50. Qualità pari a quella solita di questi posti. Tre posti a sedere contati. Insomma se avete poca money e siete di fretta, da provare.
C'è una focacceria in via Mercato a due passi che ho visto dopo aver preso il trancio. Vi farò sapere.

Rivareno, gelateria che i bolognesi conosceranno ma gli altri no. Se volete prendervi un buon gelato in pausa pranzo e non volete affrontare le sfide di Grom, questa gelateria in Via Mercato è molto buona. Con 3 euro un cono molto consistente. I gusti sono saporiti e hanno anche mix originali.

WOK, in stazione centrale. Lo puntavo già da un po', ma sono riuscita a fermarmici solo ieri sera, avendo perso il 20.15 con la fame che avanzava. Cibo orientale cucinato principalmente in padelle wok, quindi saporito e gustoso (ho deciso che devo interessarmi a questo tipo di cottura). I piatti sui 6,20/7 euro, ma i cartoni in vero stile film americano in cui te li servono sono belli pieni. E poi molto carino: ti danno sia le bacchette usa e getta che forchette in legno, così se hai difficoltà non devi vergognarti a chiedere. Strepitose le Wok potatoes, assaggiatele assolutamente.
Anche la sezione dolce non sembra male. Il caffé americano recuperato stamattina era nella media.
Juls
Voglio iniziare dicendo: Panda mi ha fortemente deluso.

Giusto perché lui ha "predetto" che sarei corsa a scriverlo sul mio blog.
In realtà non è affatto vero ma dopo che mi ha detto "ora andrai a scrivere sul tuo blog..." era segnato. Ho scoperto che l'ispirazione non gli cade dal cielo ma la cerca altrove. Mica mi ha deluso questo. Anch'io mi ispiro in questo modo, quando invento storie. Credo che il vero talento stia nel rendere unici, complessi e pieni di meraviglia spunti tratti altrove. E Panda è straordinario in questo.
E lo direi anche se non corressi il rischio che leggesse, perché lo penso davvero.
Mi manca quel tipo di creatività.

Ma veniamo a noi. Ovvero a questo blog che, ok, ho disertato TROPPO.
Affrontiamo la realtà: non ce la faccio a fare un post con un minimo di contenuto ogni giorno.
E al sondaggio....
Beh, ha partecipato tipo solo mio cugino. (AWKWARD!)
Così ho pensato ciò.
Ne faccio un blog variegato.
Ogni giorno, sì. Ma ogni giorno qualcosa di diverso.
Brevi informazioni di viaggio. Una foto di viaggio. I paradossali "ritratti" dei co-viaggiatori. Chicce, qualora ce ne fossero, di stage... queste cose qui, insomma.
Spero torniate a leggermi. Almeno un po'.
Il mio google analytics segna -100. Very very sad.

Btw, se domani sera pensate di fare un salto al Teatro Dal Verme verso le 18.30 a vedere Erri De Luca, io sarò lì. Datemi un cenno.

Juls
So, the sciopero. Not so bad at all.
Stamattina, treno in orario e abbastanza vuoto. Anche sostiene, la mia compagna di viaggio, di essersi svegliata con uno che cercava di oltrepassarla per arrivare alla sua borsa. Ammetto che a quel punto ero crollata.
Metropolitana, just as usual.
Al lavoro.... Beh, il continuo girare di elicotteri non era troppo fastidioso. Essendo coperto dai lavori alla facciata interna. Quelli sì, che stanno diventando un problema. Per le emicranie, e perché DUNG comuni- SDENG -care TUUN è quantomeno... SBADABANG complesso.
Il ritorno, un'altra storia. Metropolitana strapiena con una certa tendenza all'isterismo e ai "PERMESSO!" di donnine dai dubbi gusti nel vestiario (seriamente pensi di spintonarmi dall'alto delle tue scarpe da ginnastica ARGENTATE) e dal tono di voce della Regina di Cuori di Alice nel paese delle meraviglie.
Then, il treno. Arrivare un pelo prima? Provvidenziale. Alla fine era così piena la mia carrozza che non si poteva più salire. Not joking, sono scesa a prendere un kinder pinguì per Compagna di Viaggio.

So?
Considerato non posso farlo anche se voglio, avete la mia benedizione per scioperare una volta a settimana.
In altre sconvolgenti news, le scarpe da ginnastica argentate sono uscite di moda per il fuori-discoteca (e sospetto anche per il dentro-discoteca) quando avevo circa 13 anni. So che è doloroso, ma è ora di metterle via.
Juls
Il conteggio non è iniziato da zero però in compenso per iniziare bene la settimana domani sciopero. Come immaginerete, gli stagisti non hanno diritto di sciopero. E anche se ne avessero ... Beh far incazzare i propri datori di lavoro prima ancora di essere assunti sarebbe quantomeno... Controproducente?
So che è egoistissimissimissimissimo da parte mia chiederlo, ma vi prego lavoratori, scioperate tutti, anche per noi.

Comunque per chi non lo avesse letto/sentito, domani i treni circolano o dovrebbero fino alle 9 e riprendono alle 17, mentre la metro di Milano sospende il servizio alle 18. Non s'accordano mai ma almeno a questo giro siamo più tranquilli.

In altre news, sulla barra di destra trovate il sondaggio "cosa dovrebbe essere questo blog d'ora in poi": votate vi prego!
Ah e ho aggiunto un blogroll di blog che amo, amici o affini. Pochi per ora ma erano the best :)

Oggi ho portato dei dolcetti fatti da me, i mitici biscotti nutella-coccosi la cui ricetta devo a Francesca/Caill, per festeggiare i miei primi sei mesi.
Ne ho portati i indietro.
E dire che alla veglia funebre per Salinger erano andati a ruba.
Cosa ci dice questo?
Juls
Tik tok.
Il tempo è arrivato.
E io sono la peggior blogger di sempre. Abbiate pietà e pensate che ho avuto settimane tendenti all'allucinante. E non per IL Lavoro ma per gli AltLavori. Anche se devo dire che IL Lavoro ha influito. Nel senso che sono da qualche settimana in quella fase in cui se non guardo la posta anche fuoriufficio entro in crisi e mi sento in colpa. Weird, I know.

Prima di dirvi qualcosa di davvero significativo riguardo questi miei ultimi giorni, vorrei raccontarvi una storia, ugualmente importante.

Mi sono accorta che sul treno, con me, ha viaggiato non sempre ma molto spesso una bambina. Questa bambina ha cinque anni e mezzo, i capelli castani un po' a scodella e l'incredibile capacità di arrampicarsi OVUNQUE. Ha un quaderno, la bambina. Ci ho letto sopra "La storia della principessa e del drago Pippo". Pippo è il nome del suo cugino malvagio, vi spiegherà la bambina. Alla fine della favola, con tanto di disegno della fantastica principessa e del perfido drago, c'è un'altra pagina datata allo stesso giorno. Dice pressapoco "caro letore, ti comunico che oggi ho deciso sono una scrittrice".
Che cosa vuoi dire a questa bambina?
Che posso dirle, io?

Mi sono accorta che viaggiava con me il 30. Mi chiedo quando ho smesso di sapere che un tempo avevo dei sogni. Quando ho razionalmente rinunciato a tante delle cose che mi rendevano me per mettere assieme due soldi. Non è lo stage, e non sono nemmeno i treni. Anzi, i treni potrebbero essere un ottimo posto in cui leggere, e scrivere. No, è tutto il resto che mi sta progressivamente spegnendo. Tanto che la ragazza delle Note è tornata a tempo fisso e nemmeno mi è pesato tanto, finché non sono esplosa. (tutta la prima carrozza del 18.15 credo se lo ricorderà).
Si può vivere come degli automi?
Sveglia-lavoro-prendere il treno-lavoro sul treno-lavoro tutto il giorno-tornare sul treno-lavoro sul treno-cena-lavoro-dormire. Se si può, quanto a lungo prima di impazzire?

Vorrei contarci, noi che viaggiamo portandoci dietro quelle anime bambine piene di sogni, ma che non riusciamo più a vedere. Le dimentichiamo, per sopravvivere.
Vorrei contarci, uno per uno, e poi gridare quel numero al mondo. Che poi è al vento, ma almeno avremmo la soddisfazione di poterlo fare.

Ho scritto tutto questo perché se qualcun altro si sente così e mai finirà su questo blog, so che leggere queste parole potrebbe farlo sentire meglio.
Vorrei poter scrivere qualcosa di banale meraviglioso come "non rinunciate mai ai vostri sogni e alle cose che amate" ma la realtà è tutta un'altra cosa.

Veniamo alle cose significative.
Sarò su questi schermi ancora per sei mesi.
Ovvero, mi hanno rinnovato lo stage.
Ebbene sì, il mio viaggio si allunga a un anno.
Ammetto di averlo saputo da qualche tempo, ma non volevo scriverlo finché non fosse stato ufficiale.

Alla luce delle mie precedenti parole, ne vale la pena? Sì. Di tutti i posti che non sono il sogno della mia vita in cui lavorare, questo è il migliore. Ho chi mi insegna cose, anche piccole, con la calma e la precisione che nella mia lunga storia di apprendimento non ho mai avuto, ho chi mi sopporta, chi non dice mai no quando chiedo una mano, chi mi consiglia. Magari tutto il resto è uno schifo e io sto diventando un automa ... Ma ci sono posti ben peggiori per esserlo (e se solo avessi uno stipendio e non dovessi lavorare sempre, non lo diventerei nemmeno e amerei i treni molto di più).

Detto ciò, che fare di questo blog per i prossimi sei mesi?
Voglio che sia il più interessante possibile per me e per voi, per cui metterò su un sondaggio nei prossimi giorni sperando rispondiate.

Per adesso. ricomincia tra poche ore la mia settimana di viaggio.